Scritto per la pagina Facebook della rivista “sulla quarta corda”
Riflettevo proprio in questi giorni, sul significato della parola “Mostro”,
sul significato della parola “Comprensione” e sul significato della parola “Responsabilità”.
Ai vostri occhi, ovviamente, sembrano parole distaccate, diverse, che non c’entrano l’una con l’altra,
esattamente come “me” con la parola “matrimonio” …hahaha!!
E invece vi sbagliate e ora, usando la magia della narrativa, voglio esprimere questo pensiero, proprio con le parole che userebbe Nemo:
———–O————-
Nelle mie visioni e nel mio scrutare il futuro, adesso mi ritrovo a scrivere queste parole,
a modo mio e in modo tale anche voi vediate ciò che la mia condanna mi impone…
La conoscenza mi impone una vita solitaria in mezzo a questo mare, la mia scienza mi impone una strada oscura…
Mi chiamano mostro, mi scambiano per una bestia, e sotto sotto lo sono: lo sono perché oso;
sono un mostro perchè, nonostante la mia natura umana, nonostante io sia tutt’altro che un dio, ho guardato negli occhi il creato
e gli ho imposto di servirmi a ogni mio capriccio. Dove voi vedete il vuoto, io vedo un’opportunità; dove voi vedete un miracolo,
io vedo conoscenza; dove voi vedete il pericolo, io vedo me stesso.
Prendo per il culo i vostri dei e battendo la mia mano sulla loro testa divina come si farebbe con un bimbo, gli dico: – state calmi, è ora di fare sul serio!
E questo vi fa paura… Sì,vi fa paura vedere uno di voi osare di essere altro,
vi fa paura vedere me che con la semplice acqua del mare creo l’energia di Zeus per alimentare la mia macchina di ferro e tutti i miei sogni,
che deformate ad incubi perché non ne carpite minimamente la natura e il valore. Avete paura perché domino il mare come Nettuno
e come Efesto ho creato la mia armatura che ha la potenza di Cthulhu. Ho visto questi attimi, ho visto questo presente molte volte,
ho visto quella bobina ancor prima che ne fosse inventata la parola,
ho sognato quell’elica fendere l’acqua prima ancora che io stesso ne capissi il senso;
ho visto me ora scrivere questo pensiero, questo avvertimento a voi,
perché il tempo passa e la natura umana rimane uguale. Avete paura,
perché non capite cosa c’è in questa boccetta, in questo libro; avete paura delle responsabilità che stanno bussando alla porta…
Ma pensavate sul serio che l’avreste fatta franca? Vendetta, la mia vendetta su di voi che vi siete accaniti nell’essere ottusi,
nel tagliare le mie carni, pensando che io non avessi il coraggio di affrontarvi! Io sono un mostro,
sono il mostro che come uno specchio vi fa vedere la vostra mediocrità, Sono un mostro perché nasco dalle vostre responsabilità e scelte…
E mio odiate, perché la mia arma più potente non è questo sottomarino, ma la verità che vi sparo addosso ad ogni scontro.
———–O————-
“Mostro”, “Comprensione”, “Responsabilità”.
Spero ne capiate il senso… e se lo capite scrivetelo nei commenti.
Add Comment