I sogni sono sempre stati una parte intrinseca della mia vita, ho sempre costruito dentro di me mondi bellissimi che mi hanno accompagnato per tutta la mia vita ed hanno allontanato e preservato dal mondo una sensibilità d’animo forse anche troppo sviluppata, che con il trascorrere del tempo ho affiancato ad una logica spiccata che ha portato a creare, nel tempo, racconti, anche se brevi, ma sempre più coinvolgenti e particolari.
Scrivere un racconto non è semplice, anche vista la mia difficoltà di leggere libri cartacei. Ma forse creare qualcosa dal nulla non lo è mai: ma ho capito che, con studio e costanza, nel tempo si hanno dei risultati. Intatti ho tentato molte volte, nella mia vita, di scrivere qualcosa che andasse oltre la poesia, e come molti scrittori sono partito da racconti fantasy, racconti che non ho mai completato e nella mia maturazione come scrittore e personale ho accantonato e poi perso. Ogni cosa è un piccolo passo, piccoli tasselli che si perdono come sabbia nel tempo, un fuoco di un drago che diventa mito fino ad essere dimenticati e perduti. Ma un giorno, chiacchierando con la scrittrice Elena Fazio, autrice del libro “Profili di inchiostro”, ho capito che la via non era perduta e la bellezza del suo libro ha ridato vita alla brace sopita che è la mia passione per i racconti, facendo nascere infine prima “Racconti per dormire” e in seguito “il bibliotecario” in cui ho preso molto dal passato sia letterario che personale dal mio lavoro con le persone, creando un filone gotico che ho chiamato Psychological dark .
Piccoli sogni e vite vere hanno inciso le parole su questi fogli, dando vita a frammenti di mondi di vita reale.
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