Scritto per la pagina Facebook della rivista “sulla quarta corda”
un’idea un pensiero, cosa è vero cosa no, cos’è la vera bellezza della poesia, o di una storia, ci avete mai pensato? se si :
Diciamocelo chiaro: a te che stai leggendo di questo post non ti importa assolutamente nulla, in particolare di quello che sto scrivendo, di quello che sto pensando e di ciò che vorrei dire; non certo perché sei una scimmia spelacchiata e bipede, ma perché io sono invisibile, perché, come le cose senza importanza, non risalto agli occhi.
Probabilmente già ti sei rotto di questo mio testo, forse ti sei stancato della negatività che sto esprimendo o della critica che vorrei fare, vorrei farti, ma non è così, per fortuna, e per il nostro signore…Cthulhu. a me di te non me ne frega assolutamente nulla, io lo so, tu lo sai e ora lo sanno pure i sassi.
Prevalentemente parlo per parlare, perché mi disturbano gli attimi vuoti tra una sigaretta e un’altra, tra una critica e un’altra, ma stavolta non è così.
<<La donna si accende una sigaretta, elegantemente, portando il fuoco a illuminare il suo bel viso nascosto dall’ombra>>.
Ho passato la mia vita a inseguire futili motivi, gioie passeggere, e sì, mi sono goduta la mia vita più di te, che mi guardi solo di sfuggita, che non ti fermi perché non ti interessa quello che ho davvero da dire.
<<La donna ispira il fumo e lo butta fuori dai polmoni con eleganza ma velocemente.>>
Ora, se ti dicessi che sono brutta, che sono una brutta persona, tu mi daresti un sorriso, senza ascoltarmi veramente, tra una parola e un’altra, tra un pensiero e un altro, senza sapere minimamente che io sono qui, che io sono qui per te, per darti qualcosa che neanche tua madre ti ha dato realmente: tutto il mio amore.
<<La donna rilegge quello che ha scritto, mentre tra le dita curate tiene la sigaretta e il fumo sagoma il suo perfetto viso.>>
L’amore di una donna che ha speso tanto della sua vita dietro a fantasmi, diventando invisibile, ha speso tutto per cercare il suo amore e lo ha ritrovato in te che leggi e che, come le nuvole, te ne vai sottolineando che per te non vale nulla: per te sono come il vento, come la polvere che se vista dà fastidio. Se realmente sapessi leggere, ma davvero, capiresti quello che sto per dirti.
<<La donna tamburella con le dita, ridacchiando, sul legno della scrivania, la sigaretta è ormai verso la fine, il suo fumo riempie la stanza dandole quell’aroma da vita vissuta, di tempo che scorre dritto verso un enfisema.>>
Capiresti che le belle parole, se non hanno una vera idea dietro, non hanno assolutamente senso, la rosa è bella perché è vera, perché puzza di merda e ha le spine, che esaltano i petali rossi come il sangue caldo.
<<La donna sorride, pensa un po’, fa gli ultimi tiri della sua sigaretta e tiene il mozzicone tra le labbra rosse.>>
Se sei arrivato fin qua, se hai letto veramente, avrai già capito, e se hai capito ti esorto a farmi felice proprio come sai fare tu. Se non hai capito perché sei realmente più intelligente degli altri e hai intuito quello che sto per dirti, continua a leggere… e alla fine mi troverai e mi vedrai non più nascosta, non più invisibile.
<<Un ultimo tiro di sigaretta>>
Se ancora sei qua hai capito che realmente sto di nuovo blaterando perché voglio della pura attenzione e tu come uno sciocco ti sei fatto ingannare da parole belle, da un pensiero criptico dietro cui realmente non c’è assolutamente nulla, assolutamente niente, come in tutto quello che compone la realtà illusoria che ci circonda.
Viviamo in una favola di illusioni, una storia di facciata, dietro la quale non c’è assolutamente nessuno, neanche noi stessi, come poesie senza anima, che vengono applaudite e premiate da persone senza poesia, senza la visione che ci rende davvero vivi.
<<la donna clicca invio e posta lo scritto sorride, spegne quello che resta della sigaretta>>
Add Comment